Il bug mentale dei titolari di box e palestre

La maggior parte dei titolari è ancora ferma a ragionamenti del tipo: “Se do qualità la gente verrà da me”, “Nella mia struttura la qualità del coaching è alta, quindi i clienti sceglieranno me”, “Lavoriamo sulla community e il successo è assicurato”.

Tutte frasi scontate.

La qualità del coaching è un prerequisito fondamentale – ma non sufficiente – per far sì che il tuo box o la tua palestra abbia successo.

Quello che la maggior parte dei titolari si ostina a pensare è che basta puntare sulla “qualità”.

Peccato che poi nessuno sa definire cosa sia questa qualità.

La qualità come detto è un prerequisito da cui partire, non il punto di arrivo. 

Un po’ come le ruote della macchina. E’ normale che la macchina senza ruote non può camminare, ma con le ruote da sole non ci fai niente. Ti serve la macchina.

Anche se il tuo coaching è superiore alla media, anche se la qualità nella tua struttura è superiore a quella degli altri, tutto questo viene percepito solo da un cliente che è già dentro la tua palestra e che la frequenta da almeno 4-6 mesi, sempre che poi abbia un metro di paragone con cui valutarla. 

Tutto il resto del mondo non sa neppure chi sei!

Tra l’altro qualsiasi palestra o box si batte per la qualità del proprio prodotto e chiunque tenta di fare meglio degli altri concorrenti. 

È normale.

Hai mai sentito un’altra palestra (anche quelle veramente terribili, con abbonamenti a 19,90 al mese) dire: “I miei prodotti sono i peggiori”?

Penso proprio di no.

La qualità non vuol dire niente, non ha mai voluto dire niente, altrimenti le Virgin Active sarebbero vuote, e invece hanno 4-5.000 clienti per centro.

Il fatto di essere migliore di qualcun altro è una questione di percezione:

  • Sei il leader assoluto del tuo settore?
  • La tua struttura ha più iscritti, più fatturato e più guadagno degli altri?

SOLO ALLORA sei il migliore.

Punto.

Coca-Cola fa il prodotto migliore? Non lo so, ma viene percepita come la migliore.

Apple? Uguale.

Red Bull? Idem.

Per evitare di essere “un chiunque” devi entrare nella mente dei tuoi clienti attuali e potenziali, e prenderne un piccolo spazio.

E per far questo, dire che sei il migliore o che dai qualità non ti serve a nulla.

Ripeto, è il cavallo sbagliato su cui puntare, ma anche fosse quello giusto, il vero lavoro tuo sarebbe quello di farlo sapere e comunicarlo in modo efficace grazie alla consulenza per palestre.

Basta quindi con le frasi scontate e senza senso.

Puoi anche gridare i quattro venti di essere il migliore, ma la realtà è che, se sei ancora fermo qui, forse hai ancora qualcosa da imparare.

Ti lascio qui, sperando che tu possa trovare degli spunti di riflessione nelle mie parole.

Cordialmente,

Mr Beef

Roberto Manzi

Roberto Manzi

* Co-Owner di Gym Partner e Business Partner
* Co-Owner di GS/Loft Milano Marittima
* Co-Owner di CrossFit Cervia
laureato in economia, Imprenditore e Consulente con 20 anni di esperienza in aziende multinazionali.

Nel 2012 ha aperto uno dei primi Box CrossFit in Italia, venduto poi nel 2018, realizzando la prima operazione di vendita con profitto di un box funzionale.

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